Agricoltura Biologica, la nostra definizione:
L'agricoltura biologica è quel metodo alternativo di coltivazione che rifiuta l’utilizzo di prodotti sintetici e di organismi geneticamente modificati (OGM), al fine di valorizzare la fertilità naturale del terreno e la biodiversità. A differenza dell’agricoltura convenzionale, che impiega concimi derivanti da processi industriali, essa utilizza esclusivamente sostanze di origine organica.
Da ciò deriva la dicitura anglofona organic farming, forse più adeguata, rispetto alla definizione italiana, a indicarne le caratteristiche specifiche.
Quali sono i suoi obiettivi?
Obiettivi condivisi dai produttori biologici, e regolati da leggi europee e organismi di controllo nazionali, sono la salvaguardia dei cicli di vita naturali, il contrasto all’inquinamento prodotto dalle tecniche agricole industriali, dunque la salvaguardia dell’ambiente e la distribuzione di cibo sano, dall’elevata qualità nutritiva.
Come riconoscere un prodotto da agricoltura biologica?
Riconoscere un prodotto biologico è molto facile, almeno dal 1° luglio 2010, data in cui è entrato in vigore l’uso del logo europeo sulle etichette. In queste è riportata la tracciabilità del prodotto, con informazioni relative a provenienza, metodo di produzione ed ente certificatore.
L’agricoltura biologica in Italia
Negli ultimi anni in Italia, secondo i dati SINAB e Rabobank, abbiamo assistito a una massiccia conversione al bio da parte delle aziende agricole. Circa due ettari su dieci, a livello nazionale, sono ormai coltivati seguendo i principi dell’agricoltura biologica. Per quanto riguarda la distribuzione regionale, la maggiore estensione di superfici biologiche si registra in Sicilia, con circa 364.000 ettari, cui seguono la Puglia con 256.000 e la Calabria con 204.000 ettari. Con la produzione, è aumentato anche il consumo: circa l’80% del totale delle famiglie italiane ha comprato almeno un prodotto bio durante l’anno e, di queste, il 25% ha comprato bio almeno una volta alla settimana.