Risparmio energetico
Com’è noto, il risparmio energetico è l’insieme di quelle pratiche necessarie alla riduzione dell’impatto sull’ambiente e sul clima generato dai combustibili fossili. Esso può essere perseguito intervenendo sui processi energetici, al fine di limitarne gli sprechi.
Risparmio energetico e agricoltura
In questa prospettiva, il ruolo dell’agricoltura è fondamentale. Le filiere agroalimentari convenzionali, infatti, richiedono energia in termini di combustibili fossili per i macchinari, che producono enormi quantità di gas a effetto serra, di fitosanitari per il controllo delle patologie vegetali e di fertilizzanti per lo sviluppo delle coltivazioni. Ulteriori richieste di energia concernono la preparazione, la distribuzione e la conservazione degli alimenti.
Agricoltura biologica e risparmio energetico
Il metodo biologico di coltivazione permette un notevole risparmio energetico. I dati indicano infatti che il consumo di energia sia inferiore di un terzo rispetto all’agricoltura convenzionale, grazie all’utilizzo di tecniche meno intensive e alla filiere corte, ovvero a canali di vendita territoriali, a chilometro zero. L’agricoltura biologica può inoltre creare e utilizzare nuove energie attraverso gli scarti della produzione: ciò che non viene usato (foglie, gusci, paglia) può diventare combustibile.